BELLONA.
IL DOCUMENTARIO PER RICORDARE I CADUTI PER LA PATRIA “Un giorno d’ottobre” di Luigi Nappa BELLONA.
Luigi Nappa: regista casertano emergente, dotato di buon talento, ha firmato un documentario per ricordare ai posteri il sacrificio di 54 cittadini di Bellona, che furono barbaramente trucidati dai tedeschi nel 1943.“Un giorno di ottobre” risulta essere un vero gioiello nell’ambito dei documentari storici. Racconta la storia drammatica del lontano 1943, conosciuta come la strage dei 54 martiri di Bellona (CE) e vuole essere una testimonianza per ricordare il sacrificio di quanti sono morti per la Patria. La firma, come già scritto, è del regista Luigi Nappa e dello sceneggiatore Mimmo Nespolino. L’apporto storico e di G. Giudicianni.Il documentario è nato dal progetto promosso dal Dirigente Scolastico prof. Luca Antropoli dell’Istituto autonomo comprensivo “Dante Alighieri” di Bellona nell’ambito del programma “Scuole Aperte” e coordinato dalla docente A. Aurilio. Il documentario è stato rappresentato nella Sala San Secondino di Bellona alla presenza di numerosi cittadini, tra cui molti studenti dell’Istituto Comprensivo di Bellona.
Hanno presenziato alla proiezione il sindaco di Formicola e il dirigente scolastico dell’ITC “Pavese” di Caserta, prof. Carmine Aurilio; il dirigente scolastico del Liceo “Pizzi” di Capua prof. Enrico Carafa; il sindaco di Bellona dott. Giancarlo Della Cioppa.
Lo storico Felicio Corvese, con raffinata chiarezza, prima della proiezione del “documentario storico”, ha illustrato le vicende di “Un giorno di ottobre”: la storia di un popolo trafitto dalle violenze di guerra espresse attraverso voci e racconti inediti di sopravvissuti. La proiezione del documentario ha messo in grande evidenza come le immagini della docu-fiction risultassero “vive e dirette e caratterizzano, con efficace pathos e con rigore storico, fatti e frammenti di vita di chi non si arrese, di chi pagò per sé e per gli altri, ma anche di chi ha sperato e di chi ha atteso questo giorno di pace, che ha permesso per non dimenticare di realizzare il progetto educativo, che ha coinvolto tutto il popolo di Bellona ed anche gente di ogni dove”.