«Nimbus», un documentario sulle nuvole di Rosanna Iossa
Aversa, giovedì 12 gennaio a Spazio Vitale (ore 18) il lungo filmato a conclusione della mostra
di Rdazione Online
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Giovedì 12 gennaio (ore 18), nella galleria d’arte contemporanea Spazio Vitale di Aversa, finissage della mostra Nimbus-alfabeti della memoria, di Rosanna Iossa, a cura di Michelangelo Giovinale e Margherita Romano. La Galleria Spazio Vitale presenterà al pubblico il documentario che raccoglie riflessioni, opere, immagini della mostra. Riprese montaggio e regia sono del filmmaker Luigi Nappa.
L’osservazione del cielo
La mostra, inaugurata lo scorso dicembre, segna una svolta nella lunga carriera dell’artista, per aver portato a compimento un lungo ciclo di opere interamente ispirato all’osservazione del cielo. «Da un lato — scrive Giovinale — nella ricerca di Iossa vi è tutto il sapore di un’arte antica. Un rituale lento, metodico, di osservazione arcaica del cielo. Raccolta di suggestioni ricorrenti che diventano scandaglio interiore e conoscenza di se. Dall’altro, c’è il logos. Quello di Iossa, è un pensiero unico, fra essere e tessere, che significa prima di tutto, scegliere, raccontare, enumerare, parlare, pensare, e quindi, appunto, nel lavoro dell’artista essere. Tessuti, che per mano dell’artista si trasformano in gomitoli di nuvole, cucite come reliquie in un lento e lungo lavoro di assemblaggio, custodite dentro armature di rete di gallina, come a voler porre riparo al suo pensiero più intimo».
Un diario intimo e privato
Nel lungo documentario Margherita Romano ha il compito di raccontare un inedito ritratto di donna. La forza del suo carattere in quel corpo esile che racchiude una potenza tanto innata quanto visionaria. La mostra, che l’artista ha pensato per gli spazi della galleria, è stata una esperienza immersiva in quel territori del cielo, tanto gratuito quanto dimenticato dall’uomo moderno. Ciascuna di queste nuvole, che siano acquerelli su carta o tessuto, fazzoletti di stoffa, nuvole tirate giù a fil di prato, è una sua personale pagina di diario, intimo e privato dell’artista, come può essere un giardino. Nasce cosi, nella scrittura espositiva della mostra l’idea di trasformare la sala centrale della galleria in un grande prato su cui si adagiano nuvole che per dichiarazione stessa dell’artista “non cadono mai”. La mostra resta visibile su prenotazione, ad Aversa, (Ce) piazza Marconi 12.
9 gennaio 2023 | 12:41
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